Storia e tradizione

Il distillato re del secolo. La storia dell’anisetta “De Giorgi”

Il distillato re del secolo. La storia dell’anisetta “De Giorgi”

L’anisetta è un liquore a base di anice verde (Pimpinella anisum) e il suo nome deriva proprio dalla pianta che ne è la principale aromatizzante. Questa varietà appartiene alla famiglia delle Apiaceae e produce semi il cui sapore è simile a quello del finocchio con un retrogusto di menta.

La storia di questo distillato è stata per molto tempo legata a doppio filo con il territorio della provincia di Lecce, lì dove numerosi erano gli stabilimenti industriali (se ne contavano circa 50 nel territorio salentino a fine ottocento) che producevano liquori e simili.

Tra questi storico è stato il liquorificio “De Giorgi”, presente sui mercati per circa novant’anni – a partire dagli inizi del secolo scorso – cui prodotti erano noti a livello nazionale ed internazionale. Il liquore che più lo rese famosa fu l’“Anisetta” già prodotta sin dal 1919, tanto che nel 1920 il re Vittorio Emanuele III concesse alla ditta “De Giorgi” il Brevetto della Real Casa (20 luglio 1920).

Il principale artefice di questo successo centenario fu il fondatore dell’azienda, Nicola De Giorgi, a cui si devono i meriti per la larga diffusione dell’anisetta, soprattutto nella prima metà del novecento. Purtroppo tale successo è rimasto legato al proprio ideatore, morto nel 1968. Alla morte di Nicola, lo stabilimento venne ereditato dal figlio Arturo che lo trasformò in “Arturo De Giorgi & s.a.s.”. Nel 1990 Arturo muore e lascia l’attività nelle mani del figlio che però riuscì a gestire la distilleria per altri dieci anni fino al fallimento del 2000.

La ricerca bibliografica inerente l’anisetta, ci ha permesso di ritrovare numerosi manifesti e locandine dell’epoca, realizzate dal noto disegnatore Luigi Bompard verso la metà degli anni ’20 del novecento, che il liquorificio “De Giorgi” ha utilizzato negli anni per la promozione del prodotto. Se ne riporta in galleria la documentazione fotografica.