Meloncella tonda di Galatina

Pupuneddra tonda di Galatina

La ‘Meloncella tonda’ è un particolare tipo di meloncella (Cucumis melo L.) dalla caratteristica forma sferica. Le ‘Meloncelle tonde’ sono precoci, dall’aspetto vivido, buccia lucida, costolute. Il colore è verde vivo, chiazzato di verde chiaro in corrispondenza delle scanalature. La pianta è più contenuta rispetto a quella di altre varietà. Il frutto (è un peponide) lasciato maturare per riprodurre i semi, diventa grande e giallastro, molto profumato.
La pianta si sviluppa “a cespuglietto”, senza eccedere in ampiezza, mantenendo dimensioni ridotte, arrivando comunque a produrre dai 10 ai 20 peponidi. Il sapore è dolce, la consistenza acquosa, più di altre varietà. Il terreno che ospita questa varietà locale di melone immaturo è di medio impasto, con modesto scheletro e roccia a bassa profondità. La coltivazione avviene in aridocoltura, essendo assenti gli impianti di irrigazione. Per permettere alla pianta il giusto apporto di umidità, si pratica la “spannatura” che è una sarchiatura profonda da fare almeno 3–4 volte durante il ciclo produttivo. La semina è scalare, per avere il prodotto cadenzato. Il primo impianto viene fatto a fine marzo e la raccolta avviene quasi fino a settembre.

Vanna nel suo “Galatina” (1845) descrive l’agricoltura dell’ubertosa Galatina, famosa ancora oggi nel circondario per la fertilità e la produttività delle sue campagne, con queste parole: «I prodotti degli orti sono abbondantissimi e di buona qualità; cosicché Galatina può dirsi che provveda circa venti Comuni limitrofi di ottime verdure. Gli ortolani sono espertissimi e non secondi ad alcuni per l’industria e coltivazione degli ortaggi; cosicché gli altri Comuni si servono di essi per tali lavori (…). La coltivazione de’ melloni è abbondantissima nel territorio di Galatina, piantandosene centinaja di tomolate, di moggia nove ognuna; e tanta è la vendita che si fa di tale frutto, che i contadini pagano di affitto per ogni moggio anche grana ottanta per fare soltanto tale piantagione per un solo anno (…). Si provvedono di tal frutto molti paesi vicini; e si espongono al mercato sino a tutto gennajo, conservandosi quasi per tutto l’anno le meloncelle, che si hanno dalle stesse piante di mellone, per alleggerire la pianta e far ingrossare i due o tre melloni che si lasciano per la maturazione» (fig. 1, 2).

Le fonti orali sono concordi nell’identificare la ‘Meloncella tonda’ come un ecotipo specifico di Galatina, prediletto sia nella produzione che nel consumo in questo comune. Al di fuori di Galatina, la ‘Meloncella tonda’ è perlopiù sconosciuta. 

Galatina vanta una rinomatissima tradizione agricola, in particolare nella produzione di ortaggi che gareggiavano in dimensioni e qualità con tutta la provincia. 

In figura 3 si riporta una tavola del Museo Orazio Comes di Portici (NA), risalente all’inizio del ‘900, che raffigura la varietà ‘Tonda di meloncella’. Questa tavola, come le altre dello stesso Museo, dimostra ciò che era coltivato nel Regno di Napoli.


Al dettaglio nel comune di Galatina, presso aziende locali e venditori ambulanti.

Aspetti nutrizionali

Valore energetico: 10 kcal
Valori in grammi (g) per 100 g di parte edibile

Foto gallery

Bibliografia