Bocca di dama

Fonte immagine: wikipedia.org.Fonte immagine: wikipedia.org.
Dolcetto di forma circolare con un doppio strato di pasta, uno strato intermedio di crema, glassato con zucchero fondente bianco ed una ciliegia candita sulla parte superiore. Il nome è decisamente evocativo: osservandole trasversalmente, in effetti, sembrano proprio delle dolci e delicate boccucce.

Ingredienti per la pasta: uova, zucchero, farina 00; per la crema pasticcera: zucchero, latte, farina 00, tuorli di uovo.

Per ottenere la pasta occorre montare gli albumi e i tuorli con lo zucchero in modo simile alla preparazione dei savoiardi. Quindi si amalgama la farina e con l’ausilio di una sacca da pasticcere si formano delle caratteristiche forme a cupoletta che si cuociono in forno a 180-200 °C per circa 10-15 minuti. Successivamente si prepara la crema pasticcera che, una volta raffreddata, verrà utilizzata per farcire l’interno tra due cupolette. Si copre il tutto con un altro disco di pasta e si glassa con lo zucchero fondente. Infine, si aggiunge una ciliegia candita.

L'origine della bocca di dama non è povera, nonostante nell'impasto si prevedano pochi ingredienti e nessun agente lievitante. Erano dolcetti tipicamente consumati dalle famiglie agiate del Salento che si adeguavano alla cucina sobria e semplice.

La particolare denominazione di questo dolce tipico pugliese deriva dalle sue peculiari caratteristiche: le dimensioni piccole, la forma simile appunto ad una graziosa “bocca di dama”, la dolcezza che conquista immediatamente chiunque lo assaggi, che si tratti di un bimbo o di un adulto. La produzione avviene secondo metodi tradizionali che si tramandano di generazione in generazione.

Al dettaglio tradizionale, in negozi specializzati e ristoranti.
  • Nel 2007 è stato registrato il marchio collettivo “Dolce in Salento” che, tra gli altri dolci leccesi, comprende anche il ‘pasticciotto’. Promosso dall’associazione Pasticceri Salentini di Confartigianato Lecce, il marchio garantisce l’utilizzo degli ingredienti “giusti” nella preparazione di prodotti artigianali tipici che si tramandano di generazione in generazione;
  • Festa de “U paninu d'a zita" a Minervino (LE) (2014);
  • Crita. Festival delle arti a Cutrofiano (LE) (2021). 

Aspetti nutrizionali

Valore energetico: 310 kcal
Valori in grammi (g) per 100 g di parte edibile