Carciofo di Mola

Locale di Mola, Molese, Precoce di Mola, Tardivo di Mola, Molese tardivo.

La varietà di carciofo (Cynara cardunculus L. subsp. scolymus (L.) Hayek) ’Locale di Mola’ appartiene alla tipologia Catanese ancora oggi molto coltivata in Sicilia dove prende nomi diversi in rapporto alle aree di maggior produzione (‘Violetto di Sicilia’, ‘Di Sciacca’, ‘Niscemese’, ‘Siracusano’, ‘Liscio di Sicilia’, ecc.). Il catanese è il tipo di carciofo più coltivato in Italia pur se limitato alle regioni meridionali (Puglia, Sicilia, Basilicata).

Presenta capolini di forma ovoidale, compatti con peso variabile da 120-200 g, brattee inermi, di colore verde con evidenti sfumature violette. Disponibile sul mercato da novembre a maggio, è utilizzato crudo o cotto in numerosissime ricette. Tipico è il “carciofino” sott’olio  prodotto con capolini di piccole dimensioni raccolti a fine ciclo.


L’impianto viene effettuato generalmente con carducci in diversi periodi dell’anno con piante disposte a 100–120 cm tra le file e 80 cm sulla fila. I capolini vengono tagliati a mano con parte dello stelo (10-30 cm) accompagnato da due o tre foglie. Il numero di capolini commerciabili per pianta varia da 6 a 15. Dal mese di aprile fino a tutto maggio si possono ottenere da ogni pianta 3-5 capolini più piccoli che vengono raccolti (spezzati a mano) senza stelo e destinati all’industria di trasformazione o alla produzione di carciofini sott’olio da parte dei molesi.

La storia del carciofo in Puglia è strettamente legata agli agricoltori del comune di Mola di Bari.

Fino al 1950, in Puglia la coltivazione del carciofo era concentrata per circa il 50% nelle campagne molesi. Successivamente, alcuni molesi (Colonna, Daniele, Susca e Ungaro, tra gli altri) iniziarono a coltivare il carciofo nelle nuove aree irrigue delle province di Brindisi e Foggia. Nella del 1983 che pubblichiamo vediamo gli agricoltori Campanile e Tanzi, di Mola (fig. 1). Nel 1953 affittarono i campi di Susca e portarono avanti l’espansione del carciofo ‘Locale di Mola’ in tutta la regione. 

La tipologia Catanese o Locale di Mola, grazie alla sua grande diffusione nelle aree meridionali è certamente la varietà di carciofo più studiata al mondo.

Al dettaglio e all’ingrosso: mercati, dettaglio tradizionale, GDO, negozi specializzati. Agli angoli tra due strade di Mola o davanti all’abitazione di famiglie contadine è consuetudine trovare delle sedie allestita per esporre e vendere i prodotti dell’orto: carciofi, patate, fave novelle, cipollotti, zucca a fette, ecc.
  • Sagra del carciofo negli anni Sessanta e Settanta con convegno sul tema (l’ultimo, il nono, si tenne a Mola nel 1986);
  • Iniziative del Gal Sud-Est Barese;
  • Progetto regionale “Biodiversità delle specie orticole della Puglia” -  BiodiverSO (PSR Puglia 2007-2013 - Misura 214/4 sub-azione “Progetti integrati per la biodiversità)”.

Aspetti nutrizionali

Valore energetico: 18 kcal
Valori in grammi (g) per 100 g di parte edibile

Foto gallery

Bibliografia