Carota di Zapponeta

La Carota di Zapponeta (Daucus carota L.) viene prodotta con la cultivar ‘Nantes’ (30%), le cui radici sono generalmente di forma cilindrica e raggiungono circa 20 cm, da una popolazione locale riprodotta dagli agricoltori derivante dalla ‘S. Lorenzo’ (con fittone terminante a punta che mal si adatta alle moderne tecniche di manipolazione) e dalla cultivar ‘Imperatore’, conosciuta da oltre 60 anni, le cui carote possono raggiungere i 50 cm di lunghezza. Il prodotto è caratterizzato da un colore arancio intenso, lucente, tenero, croccante, dolce, ricco di vitamina A e molto digeribile. 
La carota viene seminata a fine agosto-settembre a spaglio, a cui seguono l'impagliatura e la fresatura (con cui si interra il seme e la paglia) e l'irrigazione. Dopo il diradamento si praticano normalmente 2-3 trattamenti antiparassitari e la concimazione in copertura con fertilizzanti azotati. La maggior parte del prodotto si raccoglie nel periodo gennaio-metà marzo. Le carote vengono estirpate una per una, normalmente si eliminano le foglie e si depone il prodotto in cassette o sacchi di plastica. La produzione si aggira intorno a 60 t/ha. Il prodotto, dopo la raccolta, viene trasferito nei magazzini dove si effettua la pulizia con lavaggi in serie, poi si asciuga e si conserva in cassette. Le carote vengono vendute in cassette di peso variabile, o in vassoi di plastica oppure sotto forma di mazzetti. Le confezioni vengono etichettate secondo le norme vigenti.

Prodotto storicamente legato al territorio di Zapponeta (FG).

Una testimonianza scritta ci giunge da Cavazza (1956) il quale descrive la coltivazione delle carote nelle zone e vicino a Margherita di Savoia e Barletta. 

Fino al 1985, la carota rappresentava la principale produzione degli arenili, ma negli ultimi anni la superficie è diminuita notevolmente.

In distribuzione moderna e vendita diretta in azienda.


Aspetti nutrizionali

Valore energetico: 24 kcal
Valori in grammi (g) per 100 g di parte edibile