Galletto di Sant'Oronzo

Iaddhruzzu te Santu Ronzu.

Fonte immagine: bontalandia.com.Fonte immagine: bontalandia.com.
Il ‘galletto di Sant’Oronzo’ è un galletto ruspante di primo canto cotto in umido con salsa di pomodoro. É un piatto tradizionalmente preparato in occasione della festa di Sant’Oronzo, Patrono di Lecce, che si celebra ogni anno tra il 24 e il 26 agosto.
Il galletto viene spiumato e fiammeggiato, al fine di eliminare la peluria residua. Si eviscera e si lava accuratamente. Intero o diviso in pezzi, si rosola con olio extravergine e cipolla tritata, si sfuma con vino rosso e si porta a cottura a fuoco lento con l’aggiunta di pomodori freschi e salsa di pomodoro, unendo acqua a piccole riprese, sino alla completa cottura.

Si tratta di una specialità gastronomica antica, tradizionalmente consumata in occasione della festa di Sant’Oronzo, Patrono di Lecce, come riportato da diversi autori di libri di cucina salentina.

Le ragioni per cui il Santo viene onorato con la preparazione di questo piatto tipico risalirebbero ad un’antica leggenda secondo cui Publio, appartenente ad una nobile famiglia pagana che abitava vicino l’attuale San Pietro in Lama (LE), avrebbe incontrato la fede in età avanzata, oltre i 30 anni, grazie ad un emissario di San Paolo che si trovava in viaggio verso Roma e che si fermò in Salento per trovare dimora durante una tempesta. Publio lo salvò, lo accolse in casa e venne ribattezzato in Oronzo (che vuol dire “risorto”). Da questo momento, per Oronzo iniziarono peripezie e persecuzioni, fino alla nomina di vescovo. Secondo la tradizione, il Santo avrebbe celebrato la sua elezione sacrificando un gallo ai piedi di San Pietro, gesto dal grande valore simbolico poiché richiamava il “Rinnegamento di Pietro”, ossia l’episodio evangelico secondo cui, per ben tre volte, Pietro rigettò le accuse di essere un seguace di Gesù. L’uccisione del gallo, quindi, rappresenta la vittoria spirituale di San Pietro.

Agriturismi e ristorazione.

Aspetti nutrizionali

Valore energetico: 234 kcal
Valori in grammi (g) per 100 g di parte edibile

Bibliografia