Pomodoro di Morciano

Pummadoru de Murcianu.

Pianta determinata, vigorosa, a ciclo precocissimo, molto produttiva e particolarmente idonea alla forzatura; era tra le varietà orticole più precoci coltivate nel Salento. La bacca ha una pezzatura medio-grande, è globosa o leggermente schiacciata ai poli, con costolature pronunciate o assenti, di colore rosso vivo; in genere prevale la forma tondeggiante, globosa, con costolatura appena abbozzata o assente. La particolarità di questa cultivar consta proprio nella precocità e brevità del suo ciclo produttivo, che dura circa tre mesi.
Viene tradizionalmente coltivato nei paesi del Basso Salento ed è spesso associato all’olivo in terreni terrazzati a ridosso del promontorio di Leuca dove, grazie anche alla felice giacitura delle particelle esposte a Mezzogiorno e protette dai venti settentrionali, si riesce ad avere un ulteriore anticipo.

La sua coltivazione - attestata in diverse pubblicazioni - è molto antica; basti pensare che una delle motivazioni per le quali, intorno agli anni ‘60, a Morciano di Leuca (LE) venne abbattuto l’arco di Santa Maria, che costituiva la stretta porta di accesso a piazza San Giovanni, dove si effettuava il mercato rionale dei pomodori, è che esso impediva il transito e la manovra dei primi autotreni di commercianti baresi che giungevano lì per acquistare i pomodori di Morciano. Tale produzione rappresentava già allora una vera primizia non solo per la Puglia ma per tutte le regioni limitrofe, Campania compresa. 

La posizione geomorfologica del terreno terrazzato, che a Sud di Morciano dolcemente degrada verso il mare, crea le condizioni climatiche ideali per ottenere una produzione anticipata di tale ortaggio; a queste condizioni particolarmente favorevoli, si aggiunge l’esperienza ultrasecolare acquisita dagli agricoltori di questa comunità, che applicano una tecnica di coltivazione semplice ma ricca di accorgimenti rudimentali ed efficaci, quali la protezione delle piantine di pomodoro con le pale (cladodi) di ficodindia. Questi piccoli accorgimenti garantivano l’impianto già a fine febbraio, a campo aperto, a pochi metri dalla linea di costa, consentendo alle piante di godere dell’azione mitigatrice esercitata dal mare ed impedendo che le stesse venissero irrimediabilmente danneggiate dall’aerosol marino prodotto dalle mareggiate.  

Non è casuale se, ancora oggi, i cittadini di Morciano vengono identificati come “quelli del paese dei pomodori”.  Questo connubio di condizioni climatiche favorevoli, unita ad una metodologia di coltivazione arcaica ma certamente efficace, ha fatto sì che il pomodoro diventasse, dopo l’ulivo, la seconda fonte di reddito per la comunità di Morciano (almeno fino agli anni ‘80 del secolo scorso). A prova di ciò basti pensare che sul finire degli anni ‘70 l’amministrazione comunale di Morciano di Leuca, essendo ormai divenuta insufficiente la piazza di San Giovanni, dispose il trasferimento del mercato nella nuova piazza degli Eroi, dotandola di sistema di pesa e di personale addetto. Nel 1985 l’amministrazione comunale di Morciano, venendo incontro alle esigenze dei coltivatori locali, realizzò una apposita area - recintata e dotata di pesa pubblica - sul versante Sud del paese, che oggi viene chiamata piazza dei pomodori.  

Attualmente la produzione di questa varietà di pomodoro si è molto ridimensionata, come pure la sua importanza a causa della coltivazione in serra, per tutto l’arco dell’anno, con le nuove varietà a portamento indeterminato e quindi molto più produttive e redditizie. Ciononostante resiste, ancora, una buona nicchia di affezionati consumatori. 

Questa produzione viene attualmente anche supportata da alcuni vivaisti locali di piante orticole che producono annualmente svariate migliaia di piantine di questa varietà di pomodoro che vengono acquistate sia da coltivatori professionisti che da un sempre maggior numero di hobbisti.

Dal dettaglio al supermercato.

  • Sagre ed eventi nel comune di Morciano di Leuca (LE);
  • Il 'pomodoro di Morciano' tra le antiche varietà locali promosse dall’associazione Salento Km0;
  • Progetto regionale “Biodiversità delle specie orticole della Puglia” - BiodiverSO (PSR Puglia 2007-2013 - Misura 214/4 sub-azione “Progetti integrati per la biodiversità”);
  • Le notti verdi di Lecce” (2016), evento durante il quale è stata promossa l’agrobiodiversità locale dai Progetti Integrati per la biodiversità della Regione Puglia. Tra i prodotti promossi, il ‘pomodoro di Morciano’.


Aspetti nutrizionali

Valore energetico: 20 kcal
Valori in grammi (g) per 100 g di parte edibile

Bibliografia