Sedano di Torrepaduli

Làcciu de Turre.

Portamento determinato; altezza media 50 cm, fogliame espanso. Di colore verde chiaro brillante. Il numero di foglie che compongono complessivamente il cespo varia da 7 a 11. Le coste, di colore verde chiaro, si presentano con sezione leggermente concava, una base bianca larga da 2 a 3 cm, piene, croccanti, con pochi filamenti.
La semina viene effettuata entro la prima decade di gennaio nei semenzai realizzati in pieno campo, in zone protette dai venti freddi e rigorosamente ricoperti da un grosso spessore di ramaglie o da mini-tunnel. Uno sfasamento colturale prevede una seconda semina entro il mese di febbraio. A 45-50 giorni dalla semina, si può effettuare il trapianto con sesto di impianto 27 x 27 cm. Il terreno che ospiterà la coltura viene lavorato con aggiunta di stallatico, mentre in copertura viene aggiunto un concime complesso (NPK). Per la vendita, la raccolta inizia già a fine maggio e si protrae sino ad agosto - settembre. Per l’imbiancamento, si rincalzano le piante una-due settimane prima della raccolta.  

In passato, a metà agosto, in occasione dei festeggiamenti in onore di San Rocco, era comune trovare banchetti per la vendita del Sedano di Torre Paduli. 

Mannarini (1914) identificava la presenza nel Salento di Apium graveolens L. var brachyphillum che gli ortolani distinguevano in: sedano verde, che richiede cure di imbianchimento; sedano bianco (che richiede una semplice rincalzatura per imbianchire); sedano rosso, noto anche col nome dialettale di "sellaru mbriacu", con striature violacee su coste e foglie. Sedano di Torrepaduli è un'antica varietà che gli stessi contadini del luogo consideravano già estinta.  Un tempo, era protagonista di numerose fiere locali e la sua produzione sosteneva il fabbisogno alimentare di tutto il comprensorio. La sua denominazione identificava l'area di maggior coltivazione; infatti, la frazione Torrepaduli ricade nell’area dei Paduli, una contrada molto estesa che, oltre al comune di Ruffano, interessa anche Supersano, Nociglia, Miggiano e Montesano. Tale contrada era caratterizzata da acquitrini temporanei o perenni, da invasi naturali e artificiali, dove l'acqua non mancava mai, perciò ideale per colture ortive e da fibra (lino e cotone).


Al dettaglio, presso aziende locali e venditori ambulanti. È distribuito da piccoli produttori locali, come Meraglia Antonio a Ruffano (LE). In figura 1 una foto della produzione 2019.
  • Progetto regionale “Biodiversità delle specie orticole della Puglia” - BiodiverSO (PSR Puglia 2007-2013 - Misura 214/4 sub-azione “Progetti integrati per la biodiversità”);
  • Già dal 2016, la comunità di Ruffano si è attivata per recuperare custodi e germoplasma da moltiplicare e rivitalizzare. L'Amministrazione comunale, da due anni, propone il "sedano di Torrepaduli" come prodotto tipico del territorio e della fiera di San Rocco (l’ultima il 16 agosto 2019), patrono della piccola frazione del comune di Ruffano (fig. 2, 3, 4).

Aspetti nutrizionali

Valore energetico: 14 kcal
Valori in grammi (g) per 100 g di parte edibile

Foto gallery

Bibliografia