Uva Terrizuolo

Trezzùle.

Uva a bacca bianca di colore giallo paglierino, dal profumo aromatico con sentori floreali e fruttati affiancate anche da sentori erbacei. L’acino a buccia di colore giallo-verdastro, pruinosa, piuttosto spessa. Polpa molto carnosa, molto dolce e poco acida, saporita, gradevole con 2 o 3 vinaccioli per acino, piccoli, panciuti e bruni.

L’uva il Terrizuolo coltivato nell’agro di Canosa di Puglia ha una tipica coltivazione a spalliera alta.

il Terrizuolo è un’uva a bacca bianca coltivata nelle campagne di Canosa di Puglia. Un’uva antichissima del territorio, menzionata negli Annali della Viticoltura ed Enologia Italiana dell’Ing. Giambattista Cerletti, (illustre studioso e primo fondatore della Scuola di Viticoltura ed Enologia a Conegliano) edito da Milano Civelli Editori nel 1873. L’Ing. Giambattista Cerletti visitando e studiando i campi descrive, documenta e annota la viticoltura canosina nel 1872 dopo l’Unità d’Italia, facendo scoprire questa ricchezza. 

Nel libro descrive: «Sulle pendici di queste amene colline che in gran parte circondano questa località, la vite si estende da ogni lato, ... tra fila di oliveti, fichi, mandorli... ed anche degli sconosciuti gelsi”. ... “Le vigne hanno l’apparenza di un prato, ove vi sono ancora le piante piccole; qui vi concorrono per farci ravvisare il tempo di Bacco». 

La produzione dell’uva bianca Terrizuolo nel tempo è andata scemando e negli anni la coltivazione dei vigneti a ceppi ha dato il posto alla coltivazione a tendoni molto più produttivi. Via via quest’ uva è andata nel dimenticatoio, ma nel 2024 è stato firmato un protocollo d’intesa tra l’amministrazione comunale e l’istituzione scolastica con l'I.I.S.S. L. Einaudi di Canosa di Puglia per il recupero del Terrizuolo.

Locale.
Grazie alla copiosa collaborazione di rete tra vari enti e cittadini si è scoperto che nell’agro di Canosa si trovava l’ultima spalliera di Terrizuolo che stava per essere estirpata. Grazie alla sinergia tra l’amministrazione comunale, il proprietario della spalliera e l’Istituto Agrario I.I.S.S. L. Einaudi di Canosa, sono state recuperate le marze, che sono state poi trasferite in un vivaio calabrese per essere innestate. Successivamente, queste barbatelle sono state piantate nei terreni dell’Istituto Agrario e messe a disposizione della popolazione per eventuali coltivazioni private. In particolare, quest’uva è stata recuperata e salvata grazie a questa sinergia di intenti. Oggi il Terrizuolo è presente sulla tavola dei Canosini.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito dell'Istituto Scolastico.

Aspetti nutrizionali

Valore energetico: 61 kcal
Valori in grammi (g) per 100 g di parte edibile

Bibliografia