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Di generazione in generazione: 9 nuovi PAT registrati da giovani ricercatori di biodiversità pugliesi

Di generazione in generazione: 9 nuovi PAT registrati da giovani ricercatori di biodiversità pugliesi

Ci credereste se vi dicessimo che sono stati degli studenti a preparare la documentazione necessaria per ottenere il riconoscimento per nove nuovi Prodotti Agroalimentari Tradizionali pugliesi?

Il termine tradizióne deriva dal sostantivo latino “traditio”, il quale assume il significato di «consegna, trasmissione». Odiernamente, si intende con tradizione la trasmissione nel tempo, da una generazione a quelle successive, di memorie, notizie e testimonianze; la tradizione è, dunque, un elemento imprescindibile sul quale si basa la storia di un popolo.

In questo contesto, i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), riconoscimento istituito con l’art.8 del D.Lgs. 173/1998 e regolamentato dal D.M. 350/1999, sono l’espressione della tradizione italiana in tavola; un insieme di prodotti che definiscono, attraverso ricette, preparazioni e tecniche produttive, tramandate di generazione in generazione, la cultura agroalimentare (e non solo) di un’intera nazione. Essi si legano a doppio filo a ricorrenze e usanze delle regioni italiane; la loro riscoperta permette di conservare vivi i ricordi dei nostri avi, di tenere sempre vivi i ricordi del nostro passato.

È con questo spirito che, oggi, numerosi enti, associazioni, gruppi di ricerca e privati ricercano in biblioteche, registri e nei ricordi dei più anziani, informazioni storiche che attestino la tradizionalità dei prodotti agroalimentari regionali di tutta Italia, caratteristica attribuita a quei prodotti presenti in modo omogeneo e continuo sul territorio da almeno 25 anni.

Per sostenere l’esame del modulo di insegnamento di Colture ortive (afferente alla laurea magistrale di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti dell’Università degli Studi di Bari) il professor Pietro Santamaria ha invitato gli studenti a presentare un caso studio finalizzato a selezionare nuovi PAT pugliesi, da iscrivere nell’apposito elenco regionale. Per tale attività, gli studenti, futura generazione di professionisti e classe dirigente di Puglia, hanno sviluppato approfondite attività di ricerca bibliografica, presso biblioteche e associazioni dell’intera regione, coinvolgendo nel percorso amici, parenti, comunità – un vero e proprio processo di partecipazione attiva – ottenendo eccellenti risultati.

Al termine delle attività di ricerca, sono state compilate e presentate presso la Sezione Competitività delle Filiere Agroalimentari della Regione Puglia ben nove richieste di iscrizione per prodotti pugliesi che, dal 26 maggio 2023 – data di pubblicazione della ventitreesima revisione dell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali da parte del MASAF – sono i nuovi ambasciatori delle tradizioni pugliesi in tavola: “Bruschetta con pomodori appesi”, “Capunti con cardoncelli”, “Fiori di zucchina fritti”, “Liquore centerbe di Murgia”, “Pecora alla rizzola”, “Peperoni alla pizzaiola”, “Peperoni ripieni”, “Pomodori scattarisciati” e “Salicornia”. Oltre le preparazioni proposte dagli studenti, nel nuovo aggiornamento sono stati riconosciuti come PAT pugliesi anche: “Carciofo bianco tarantino”, “Pomodoro Prunill”, “Scopatizzo”, “Frittelle pugliesi”, “Carciofi con uova e formaggio”, “Cardoni gratinati”, “Parmigiana di carciofi”, “Peperoni fritti”, “Polpo cotto con l’acqua sua”, “Sfogliatella di Canosa di Puglia, le sfegghjète” e “Impanata”, per un totale complessivo di venti nuovi PAT di Puglia.

Si ringraziano per l’impegno e la passione con cui hanno svolto il lavoro gli studenti Brittannico Maria Chiara; Cassano Marianna Celeste; Cassiano Massimo; Cataldi Michela; Cosi Elena; De Rosa Alessandro; Denora Nicola; Di Venosa Martina; Lillo Giuseppe; Mazziotta Giorgio; Moliterni Francesco; Natale Davide; Nicolì Francesco; Rizzi Monica; Sardone Teresa; Tassielli Claudia; Torsella Antonella e Viviano Antonio Nicola.