Storia e tradizione

Le varietà di ciliegio pugliesi. Tra storia e campo

Fonte immagine: ciliegiadipuglia.it.

La quasi totalità delle varietà coltivate di ciliegio appartiene a due sole specie, Prunus avium L. (ciliegio dolce, comprendente varietà con frutti a polpa tenera – tenerine – e a polpa dura – duracine, con buccia di colore variabile dal giallo, al giallo soffuso di rosso, al rosso brillante e scuro) e Prunus cerasus L. (ciliegio acido, comprendente amarene, visciole e marasche). 

In Puglia la coltivazione del ciliegio fa riferimento solo alla specie P. avium, con sporadica presenza del ciliegio acido la cui produzione è comunque destinata esclusivamente a consumo familiare. La coltivazione del ciliegio nella nostra regione ha origine molto antiche e riguarda essenzialmente le province di Bari e BAT. La prima testimonianza storica della coltura del ciliegio in Puglia compare nel libro del Procuratore Generale del Capitolo di San Leone in Castellana (Castellana Grotte, BA) dove, a partire dal 1648, per ciascun anno e per oltre un secolo vengono riportati gli acquisti di ciliegie effettuati per fare omaggio alla “Signora Abbatessa” del Monastero di San Benedetto di Conversano”. Nella prima parte del secolo scorso numerose testimonianze riportano la notevole importanza che la coltura del ciliegio aveva assunto in Puglia; ad esempio, La Notte stima che nel 1930 non meno di 200 ha fossero complessivamente coltivati nel territorio del comune di Bisceglie, nel nord-ovest di Bari. 

Ad oggi, la coltura del ciliegio in Puglia fa capo quasi esclusivamente ad alcune aree nelle province di Bari e BAT; la coltura è presente in particolar modo a nord di Bari (territori di Bisceglie e comuni limitrofi) e a sud-est dello stesso capoluogo (comuni di Conversano, Castellana Grotte, Turi e Putignano). Le tipiche “Terre rosse” di questi luoghi, poggianti su banchi di roccia calcarea fessurata e ben drenante, ha consentito l’utilizzo del Prunus mahaleb Mill. (Megaleppo) come portainnesto quasi esclusivo,  conferendo alla piante innestate una scarsa vigoria che contiene l’altezza degli alberi in un’altezza massima di circa 4-5 m, ottimale per le operazioni colturali.

Riportiamo di seguito le principali varietà di ciliegio (P. avium), originarie e coltivate tradizionalmente in Puglia:

  • ‘Agostina’, diffusa tra Alberobello, Putignano e Gioia del Colle. Sinonimo “Agostinella”;
  • ‘Bianca’, diffusa tra Putignano, Gioia del Colle e Acquaviva delle Fonti;
  • ‘Capo di serpe’, diffusa principalmente nel territorio di Conversano. Sinonimo “Testa di serpe”;
  • ‘Caruzzepp’, diffusa tra Modugno e Bitonto;
  • ‘Cirasone’, diffusa tra Ceglie Messapica, Francavilla Fontana e San Michele Salentino;
  • ‘Colafemmina’, diffusa tra Acquaviva delle Fonti, Sammichele di Bari e Turi. Sinonimi “Durone di Acquaviva delle Fonti”, “Duroncina”;
  • ‘Comune’, presente sporadicamente nei territori di Putignano e paesi limitrofi;
  • ‘Copeta’, diffusa tra Ceglie Messapica, Villa Castelli e Martina Franca. Associata anche al PAT ‘cupeta’, tanto da guadagnarsi il nome di ‘cirasa a cupeta’;
  • ‘Dura del reddito’, diffusa quasi esclusivamente nel territorio di Bisceglie. Sinonimi “Reddito” e “Ciliegia del Reddito”;
  • ‘Durona di Bisceglie’ diffusa quasi esclusivamente nel territorio di Bisceglie. Sinonimi “Tosta”, “Durona”;
  • ‘Duroncina nera’, diffusa in molte zone della regione. Sinonimi “Durone nero”, “Tosta nera”;
  • ‘Ferrovia’, diffusa in tutti i territori della provincia di Bari. Sinonimi “Ferroviere”, “Filovia”;
  • ‘Forlì’, diffusa nei territori di Putignano, Turi e Castellana Grotte;
  • ‘Francesina’, diffusa nei territori di Acquaviva delle Fonti e Conversano. Sinonimo “Francetta”;
  • ‘Francia’, diffusa principalmente nel territorio di Conversano;
  • ‘Fuciletta nostrale’, diffusa nelle zone a nord della provincia di Bari. Sinonimi “Fuciletta di Bisceglie”, “Fuciletta nostrana”, “Fuciletta seconda”, “Cefaletta”;
  • ‘Fuciletta primizia’, diffusa nella zona nord della provincia di Bari. Sinonimi “Fuciletta precoce”, “Fuciletta prima”, “Precoce di Molfetta”;
  • ‘Laffiona’, sporadicamente presente nei territori della provincia di Bari. Sinonimo “Laffiona nostrale”;
  • ‘Limone’, diffusa prevalentemente nei territori di Conversano;
  • ‘Maiatica’, diffusa in molti comuni dei Monti Dauni e del Gargano;
  • ‘Mascialora’, originariamente diffusa in tutta la provincia di Brindisi e parte della provincia di Lecce;
  • ‘Molfetta’, diffusa nei comprensori a sud di Bari. Sinonimo “Cerasa rossa”;
  • ‘Montagnola’, diffusa in particolar modo nell’agro di Castellana Grotte;
  • ‘Muscardina’, diffusa nei territori tra Castellana Grotte, Putignano e Turi. Sinonimo “Moscarella”, “Moscardella”;
  • ‘Napoletana’, di origine campana, oggi è presente in quasi tutta la nostra regione;
  • ‘Paddiarsa’, diffusa in particolare tra Sammichele di Bari, Putignano e Acquaviva delle Fonti;
  • ‘Palombara’, diffusa specialmente nel territorio di Bisceglie. Sinonimi “Palombara piccola”, “Palombara primizia”, “Palombara Sabina”, “Maggialora”, “Ciliegia d’aprile”, “Primitiva”, “Colombara”, “Romana”, “Primaticcia”;
  • ‘Pasturella’, diffusa nei territori tra Putignano, Noci e Alberobello;
  • ‘Pisciacchiara’, diffusa in molti comuni della provincia di Taranto, come Laterza, Mottola e Massafra;
  • ‘Roma’, diffusa nei territori a nord di Bari come Terlizzi, Molfetta e Bisceglie;
  • ‘Ruvo’, diffusa sporadicamente nei comuni del Sud Est Barese;
  • ‘San Giovanni’, varietà molto rara cui alcuni esemplari sono stati individuati in agro di Ceglie Messapica;
  • ‘San Nicola’, diffusa quasi esclusivamente nei territori di Conversano;
  • ‘Uva’, presente in molti comuni dei Monti Dauni;
  • ‘Zuccherina di Bitonto’, diffusa in tutti i territori della provincia barese. Sinonimi “Zuccaro”, “Zucchero”, “Durona zuccherina”.

Per altre informazioni, foto e curiosità sulle ciliegie pugliesi, si rimanda all’” Atlante dei Frutti Antichi di Puglia”, pubblicato dal Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione in Agricoltura “Basile Caramia” di Locorotondo (BA), disponibile sul sito della Settimana della Biodiversità Pugliese 2021

Fonte articolo: Savino V.N., Palasciano M., Ferrara G., Lipari E., Mazzeo A., Pacucci C., Todisco M.C., Losciale P., Gaeta L., Minnone F., Biscotti N., Del Viscio G., Turco A., Venerito P., 2018. Atlante dei Frutti Antichi di Puglia. C.R.S.F.A. Basile Caramia, Locorotondo (BA).