Fucazzieddo cu la mustarda ti cucùzza

Il Fucazzieddo cu la mustarda ti cucùzza, che in italiano potrebbe essere tradotto con “crostata con la confettura di zucca” è un dolce – di fatto una crostata – caratterizzato dall’avere un impasto di frolla preparato con olio extravergine di oliva ed aromatizzato con il pepe. Generalmente viene condito con la sua tipica confettura di zucca (“mustarda ti cucùzza"), che a sua volta viene arricchita con mandorle, noci, uvetta, buccia di agrumi, cannella e altre spezie. Il Fucazzieddo viene consumato nelle zone a sud di Taranto e in alcune zone del Salento ed è un prodotto che, usualmente, viene preparato durante la festa di San Giuseppe (19 marzo), come portata commemorativa al santo e, considerando la vicinanza tra le due feste, anche durante la Pasqua, apportando, però, delle piccole modifiche alla confettura che, in altre zone viene realizzata con frutti diversi.

Ingredienti (per l’impasto del Fucazzieddo): 1 kg farina di grano duro, 200 g olio EVO, 30 g lievito madre o 5 g di lievito di birra, un cucchiaino di pepe, acqua q.b.

Ingredienti (per la confettura di zucca): una grossa zucca, miele, zucchero, uva passa, noci, mandorle tostate, buccia di arancia e cannella. 

Procedimento: per l’impasto, amalgamare tutti gli ingredienti tra loro fino a raggiungere la consistenza tipica per la preparazione della crostata. Per la confettura: tagliare e pulire la zucca, mettere in una pentola e lasciare cuocere. A metà cottura aggiungere gli altri ingredienti e lasciare che si cuociano. Comporre infine la crostata stendendo la pasta e riempendola con la confettura. Decorare con strisce di pasta e cuocere in forno fino a doratura.


Il Fucazzieddo è un prodotto della tradizione dei paesi del sud tarantino come Lizzano, Monteparano, Montemesola, San Marzano di San Giuseppe e di alcune località del Salento, che festeggiano in maniera sentita la festività di San Giuseppe (19 marzo). “Nel libro “Lizzano per San Giuseppe, le tavolate devozionali, storia e costume” (Fischetti, 1988), viene menzionato il “Fucazzieddo cu la mustarda ti cucùzza” come pietanza facente parte delle 13 portate che venivano preparate in onore e devozione di San Giuseppe nel giorno in cui si celebra questo santo (19 marzo). Questa è una tradizione che risale a tempi antichi, quando i ricchi del territorio usavano offrire in occasione di festività religiose un banchetto per la gente più povera. Questa usanza si è poi tramutata in tavole devozionali che ogni 18 e 19 marzo, vengono allestite nelle case dei devoti per onorare il santo e per chiedergli un miracolo.

Il libro racconta la storia di queste tavole, come vengono allestite e quali sono le ricette che ne fanno parte. Le portate sono 13 in ricordo dei partecipanti all’ultima cena e le porzioni per ogni portata sono quattro o cinque: tre in onore della sacra famiglia, una in onore di Sant’Antonio da Padova e la quinta in onore del santo patrono del paese. Nessuno può toccare le pietanze una volta allestita la tavola; solo alla fine della festività le varie portate vengono donate ai più bisognosi. Questa è una tradizione antica, tramandata di generazione in generazione e che a Lizzano (TA) è viva ancora oggi.

Fonti orali confermano la presenza del Fucazzieddo in altri numerosi paesi in provincia di Taranto, anche lì dove non c’è la tradizione delle tavole, ma nei quali vengono preparati in occasione delle festività natalizie o pasquali assieme ad altri dolci tradizionali del periodo.

Prodotto principalmente preparato per il consumo domestico. Saltuariamente venduto presso panifici e pasticcerie del territorio.

  • La marmellata di zucca è promossa come prodotto tradizionale pugliese sul portale puglia.com (2015);
  • Il Fucazzieddo è riportato tra i prodotti tradizionali preparati a Lizzano (TA) in occasione della festa di San Giuseppe (2019);
  • Il Fucazzieddo è ripotato tra le tradizioni popolari e culinarie di Puglia sul sito settimanasantainpuglia.it (2019).

Le informazioni contenute nelle schede del "Fucazzieddo" sono state curate e compilate per la candidatura a PAT della Regione Puglia dalla studentessa Antonella Torsella nell’ambito dell’insegnamento di “Colture Ortive” del corso di Laurea Magistrale Scienze Agro-Ambientali e Territoriali (SAAT), Università degli Studi di Bari (a.a. 2022-2023).

Aspetti nutrizionali

Valore energetico: 339 kcal
Valori in grammi (g) per 100 g di parte edibile

Bibliografia