Pezzetti te cavaddhru

Pezzetti di cavallo, Pezzetti te carne ferrata, carne di cavallo alla pignata.

Tocchetti di carne equina cotte in umido.

Dai tagli secondari degli equini si ricavano dei pezzi di carne di grandezza variabile solitamente fra i 40 e gli 80 g. Questi, vengono messi in una pentola o in una pignatta di terra cotta con qualche foglia d’alloro, coperti d’acqua salata e posti sul fuoco; talvolta, se si tratta di carni derivate da animali vecchi e quindi dure, si aggiunge anche qualche tratto di tralcio di vite, che rilasciando il tannino intenerisce le carni. Quando l’acqua giunge ad ebollizione si procede a schiumare ripetutamente.

A parte, si fanno stufare in olio extravergine d’oliva: cipolle, carote, sedano, concentrato di pomodoro o preferibilmente estratto di pomodoro di produzione casareccia, peperoncino, pepe nero o pepe bianco macinati. Quando gli ortaggi si sono inteneriti, si passa il tutto in modo da ottenere una purea. Si elimina, quindi, un po’ dell’acqua in cui si sono sbollentati i pezzetti di carne e si sostituisce con la purea così ottenuta.

Si lascia cuocere il tutto a fuoco lento sino a quando i “pezzetti” di carne risultano teneri e bene insaporiti.

L’origine di questo piatto è certamente molto antica in questa terra storicamente non opulenta. L’alimentazione era in larghissima misura vegetariana e le carni prodotte erano troppo care e fuori della portata economica della grande maggioranza della popolazione. Ragion per cui, anche le non tenerissime carni equine derivanti dallo svecchiamento del parco animali da lavoro, dovevano essere adeguatamente valorizzate. E se le carni di un vecchio mulo risultavano pressoché immangiabili arrostite, le stesse sapientemente ammannite in umido risultavano alla fine, tenere e molto saporite. Con tale preparazione, caratterizzata da una prolungata cottura e da qualche artifizio, si poteva avere ragione della loro durezza. Anche quando sono cessate le motivazioni di origine economica, la popolazione salentina è rimasta oltremodo affezionata a questo piatto che risulta tuttora molto gradito tanto da essere protagonista anche di diverse sagre gastronomiche.

Fra le fonti storiche si cita “La cucina pugliese in oltre 400 ricette” (Sada,1994) e “Le tradizioni gastronomiche di Galatina. Ricette, usanze e personaggi” (AA.VV., 2003). 

Ristoranti e agriturismi.


Aspetti nutrizionali

Valore energetico: 150 kcal
Valori in grammi (g) per 100 g di parte edibile

Altri aspetti nutrizionali: 

Sodio: 75 mg; 

Proteine vegetali: 0,2 g;

Potassio: 360 mg;

Ferro:.4,2 mg;

Fosforo 238,5 mg;

Magnesio: 32 mg,

Zinco 3,87 mg.


Bibliografia